Nel mondo delle criptovalute, ci sono molti modi per truffare. Si possono fare durante una ICO, applicando tecniche di pump and dump, con airdrop poco professionali o addirittura ce ne sono alcuni che intendono creare valute molto simili a quelle esistenti per generare confusione e attirare gli utenti. È il caso di NEOX, che sosteneva di essere una "nuova generazione" della famosa criptovaluta NEO.
Neox intendeva creare un protocollo di interoperabilità tra catene, in cui le transazioni tra diverse blockchain potessero essere effettuate tramite contratti intelligenti, che fornirebbero nuove possibilità di collaborazione tra diverse blockchain.
Ma c'erano molte polemiche con questo progetto, dal momento che tutto era basato su idee e non c'era una tabella di marcia o un white paper con una base tecnica. Hanno anche usato un nome molto simile a quello della criptovaluta Neo, che ha generato molta confusione tra gli utenti perché non sapevano se questa nuova valuta fosse il prodotto di un hard fork.
Nei loro social network non c'è stato molto movimento e inizialmente usavano i bot per pubblicare commenti positivi e attirare investitori. Quando è diventato chiaro che il progetto non aveva nulla a che fare con NEO, ha perso rapidamente l'interesse del pubblico che sapeva che si trattava di una potenziale truffa, il che ha portato gli sviluppatori ad abbandonare il progetto e a chiudere il loro sito web.
Questo tipo di truffa sta accadendo molto negli ultimi anni, soprattutto con Bitcoin, poiché ci sono diverse valute che hanno approfittato dell'uso del suo nome, con pochissime varianti per attirare l'attenzione del pubblico.